Silvia ha iniziato a lavorare all’ATT diciannove anni fa in modo del tutto casuale e non pensava che la sua avventura sarebbe proseguita così a lungo. “Quando sono arrivata all’ATT non sapevo niente di questo settore, non conoscevo questo mondo, poi piano piano ho capito l’importanza di questo servizio e, soprattutto, le problematiche e le difficoltà del prendersi cura di un paziente oncologico”.
Silvia ha dovuto affrontare un momento particolarmente doloroso quando lei stessa ha avuto bisogno dell’Associazione per i suoi genitori che dopo essersi ammalati di tumore sono deceduti entrambi a poca distanza l’uno dall’altro. Questa esperienza ha segnato indelebilmente Silvia e l’ha resa più sensibile verso il suo lavoro, “soprattutto quando capita di dover attivare l’assistenza a persone giovani o quando sono direttamente i pazienti stessi a chiamare per richiedere l’assistenza”.
In questi anni Silvia ha conosciuto tante storie e tante persone, fra tutte ricorda due genitori che hanno sentito il bisogno di sfogarsi con lei raccontandole nel dettaglio la vicenda della loro figlia che se ne era andata da poco lasciando due bambini piccoli di 2 e 5 anni.
Silvia dopo tutti questi anni ha imparato a dare più significato alle piccole cose ed ha acquisito la consapevolezza che l’ATT è una grande squadra dove l’apporto di ognuno è fondamentale. “Ogni giorno mi impegno a fare il massimo per cercare di aiutare più malati possibile attraverso i compiti che svolgo giornalmente in Associazione. Quando la sera torno a casa mi sento soddisfatta perché so di aver fatto qualcosa di utile per gli altri”.
